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Tragedia Funivia del Faito, dopo l’annullamento di tutti gli eventi laici di Pasqua ora gli stabiesi chiedono le dimissioni del presidente Eav Umberto De Gregorio

E’ una tragedia immane quella che è avvenuta ieri pomeriggio a Castellammare. La funivia che porta al Faito è precipitata. Ci sono 4 morti accertati e un ferito grave. Una tragedia che porta le lancette del tempo all’indietro di oltre 60 anni, facendo rivivere a molti stabiesi i fatti che avvennero il ferragosto del 1960. Anche allora la Funivia precipitò ed anche allora ci furono 4 vittime innocenti. Anche allora si spezzò il cavo di traino della cabina che cadde proprio sui binari della Circumvesuviana. Da allora ad oggi non sembra è cambiato nulla. Sembra che il tempo si sia fermato e come allora riviviamo il solito scarica barile della responsabilità. Come ha fatto il presidente (una carica politica) dell’EAV Srl Umberto De Gregorio che subito dopo la tragedia in un video ha scaricato le responsabilità della tragedia sul giovane ingegnare direttore d’esercizio della Funivia. Ma gli stabiesi non ci stanno e per prima cosa chiedono le dimissioni di De Gregorio. “Prima di parlare delle responsabilità degli altri – ha urlato un signore nel piazzale della Funivia a Castellammare – deve parlare delle sue responsabilità. Purtroppo gli incarichi politici combinano sempre questi guai. Vedi anche la tragedia del Mottarone. Si guarda troppo ai risultati da ottenere, delle persone che si è riusciti a portare su a Faito, a scapito della sicurezza. Se il direttore d’esercizio fosse stato libero di decidere senza ingerenze sicuramente avrebbe fermato gli impianti per il maltempo. Per questo ritengo sua la responsabilità della tragedia”. Mentre stavamo ascoltando questo signore sono poi intervenute altre persone che attendevano notizie a piazza Vesuviana. “De Gregorio è il primo che deve andare via, ha combinato già troppi guai, prima di lui deve andare via anche De Luca” ha urlato ai quattro venti una seconda persona, alla quale si sono aggiunti altri individui che hanno voluto ribadire gli stessi concetti. Speriamo solo che tutto non finisca in una bella bolla di sapone come avvenne 60 anni fa.

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