
Strage della Funivia del Faito, il sistema frenate dell’impianto era obsoleto e mal funzionante
Il crollo della cabina della funivia che porta al Monte Faito è una tragedia che ha scosso profondamente Castellammare. Da più parti si cerca di capire come sia mai stato possibile una simile tragedia e quali possano essere le cause che l’hanno provocata. A tale proposito l’inchiesta che la procura di Torre Annunziata sta portando avanti sembra maggiormente indirizzata sul sistema frenante dell’impianto che risulterebbero obsoleto e inadeguato. Un impianto frenante installato circa 36 anni fa sul quale la procura ha chiesto una superperizia per vederci chiaro. Nel frattempo, secondo quanto pubblicato dal quotidiano “Metropolis” l’inefficienza dei sistema freni delle cabine sarebbe già stata segnalata. Sarebbero state segnalate delle anomalie già nel 2023. Anomalie documentate con tanto di foto e video secondo le quali la “pinza freno in posizione aperta con guarnizione di attrito destra risulta maggiormente usurata rispetto alla guarnizione di attrito sinistra e con ceppo destro con corso di apertura maggiore rispetto al ceppo sinistro”. Anomalie spiegate da un tecnico Tommaso Galbiati, amministratore unico della società Galvi Srl il quale avrebbe però precisato che, in ogni caso, anche il sistema freni della funivia era perfettamente funzionante (doveva essere sostituito il prossimo 16 maggio) non avrebbe potuto impedire la strage del 17 aprile scorso.
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