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Castello delle Cerimonie, i Polese vincono davanti al Tar, la Sonrisa continuerà la sua attività

Licenze prima revocate e poi annullati i provvedimenti del sindaco Abagnale. Questo è accaduto a Sant’Antonio Abate per la questione riguardante la confisca del Grand Hotel La Sonrisa chiesta dal tribunale. Prima il sindaco Ilaria Abagnale, a revocato le licenze per far funzionare la struttura e poi il Tar, ha bloccato la revoca, sospendendo il provvedimento fino al prossimo 9 gennaio. Cioè fino all’udienza del tribunale amministrativo che si terrà per l’appunto il 9 gennaio. Nel frattempo “Il Castello delle Cerimonie”, potrà continuare a lavorare, ma soltanto per gli eventi già in calendario e per le prenotazioni ricettive della struttura alberghiera.

Nel dispositivo del Tar i giudici tra l’altro sostengono che sarebbe “…….opportuno disporre la sospensione del provvedimento impugnato fino alla camera di consiglio del 9 gennaio 2025, al fine di consentire la prosecuzione dell’attività commerciale“. Nel frattempo l’Hotel non potrà prendere altre prenotazioni di eventi. Sarà consentito solo l’attività che riguarda quelli già programmati e il tribunale amministrativo ha ordinato al comune di “…..controllare il rispetto dei termini della presente misura cautelare”.

Comunque a tale proposito si ricorda l’annuncio con il quale il sindaco di Sant’Antonio Abate, Ilaria Abagnale, aveva comunicato la revoca delle tre licenze commerciali in base alle quali la Sonrisa era abilitata a svolgere ancora l’attività: “Come comunicato nelle scorse settimane, è stato notificato il provvedimento di revoca delle licenze per la ristorazione e per l’albergo alle tre società che hanno gestito finora il complesso immobiliare denominato “Grand Hotel La Sonrisa”, in vista della completa acquisizione del bene a patrimonio comunale, con contestuale cessazione delle attività alberghiera e di ristorazioneIn caso di mancata ottemperanza, anche parziale, del provvedimento sì procederà alla chiusura forzata dei locali mediante l’apposizione di sigilli. Con questo provvedimento prosegue il complesso iter per la completa acquisizione del bene a patrimonio comunale, in esecuzione di una sentenza definitiva che prevede la confisca per il reato di lottizzazione abusiva. Tutte le operazioni stanno proseguendo, anche sulla base del confronto sempre aperto con la Prefettura di Napoli e con la Procura Generale, costantemente informate degli sviluppi. Nelle prossime settimane il Consiglio Comunale sarà chiamato a pronunciarsi sui primi atti d’indirizzo per il futuro degli immobili e dell’area di circa 44mila metri quadrati che entreranno a far parte delle proprietà del Comune abatese. Un primo passo per dare nuova vita a quell’area seguendo i dettami della sentenza della Corte di Cassazione, che ha indicato come alternative la demolizione o il recupero del compendio immobiliare attraverso una pianificazione”.

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