Caricamento in corso

Castellammare: tra qualche giorno potrebbe riaprire la traversa Nino Bixio che costeggia la casa del Fascio

Volge al termine il calvario di via Nino Bixio? Basterà attendere solo qualche giorno. Stiamo parlando della traversa che collega Corso Vittorio Emanuele con Corso Garibaldi all’altezza dell’ex casa del Fascio a Castellammare di Stabia che tra qualche giorno potrebbe essere riaperta al pubblico. Sembra che siano già iniziati i lavori per la sua riapertura. Infatti in questi giorni è stata notata una squadra di operai intenta a procedere con solerzia per riportare la traversa nella disponibilità dei cittadino stabiesi. La traversa Nino Bixio è la stradina che costeggia l’ex casa del Fascio e porta dal corso Vittorio Emanuele sul lungomare

Questo è quanto si spera in base a quanto avrebbero riferito gli operai addetti ai lavori attualmente impegnati nel cantiere aperto a traversa Nino Bixio. Dopo, comunque, il comune dovrà poi risolvere anche la vicenda legata al blocco dell’opera di realizzazione della biblioteca comunale nell’edificio ex casa del Fascio. Si tratta di un contenzioso con la ditta appaltatrice tutt’ora irrisolto, anche se l’amministrazione comunale in carica sembra intenzionata a sbrogliare definitivamente la matassa in tempi brevi. A tale proposito ricordiamo che i lavori per la realizzazione della biblioteca comunale sono fermi da quasi 10 anni a causa di divergenze contrattuali. Contenzioso si trasporta dal 2015, con opera quasi completata all’80%, dopo che il comune inviò alla ditta appaltatrice alcune contestazioni per inadempienze contrattuali. Per fortuna nei due anni e mezzo di gestione straordinaria provocata dallo scioglimento del consiglio comunale guidato dalla giunta di centrodestra dell’ex sindaco Gaetano Cimmino per presunte infiltrazioni camorristiche, la commissione prefettizia è stata lungimirante ed ha approvato i fondi necessari per il completamento dell’opera. Infatti i commissari della prefettura postarono a bilancio pluriennale 2024-2026 un importo di 3,5 milioni di euro grazie al quale una volta risolto il contenzione sarà possibile si potranno riappaltare il lavori.

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