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Castellammare: l’ex Meb acquistata dai Fratelli Aprea.

La Meb (Meridbulloni), la fabbrica che qualche anno fa chiuse la produzione a Castellammare per trasferirla al nord Italia non è più della famiglia Fontana ma è stata acquistata dai Fratelli Aprea. Quella che fu una fabbrica metalmeccanica tra qualche mese diventerà un cantiere nautico a pochi passi dal porto turistico Marina di Stabia.

I fratelli Aprea sono imprenditori molto conosciuti nel mondo della nautica da diporto, nella costruzione yacht, imbarcazioni turistiche, il cui core business è costituito dalla realizzazione del gozzo sorrentino. L’intera operazione si inquadra all’interno della Zes (Zone Economiche Speciali) ed alle agevolazioni alle quali hanno possibilità di accedere le imprese che investono nella zona Asi (Area di Sviluppo Industriale). L’intera operazione finanziaria si aggira intorno ai 9 milioni di euro.

La zona industriale collocata a nord del corso Vittorio Emanuele di Castellammare, è sicuramente una delle zone maggiormente conveniente per reperire le risorse necessarie finalizzate alla realizzazione di nuove fabbriche. Inoltre, nella zona a nord della città c’è anche il porto turistico di Marina di Stabia che in quella parte della città deve ancora realizzare le opere a terra previste dal progetto originario. Opere a terra che in questo periodo stanno suscitando molte polemiche politiche in quanto la società Marina di Stabia vorrebbe anche realizzare il “Villaggio dei Diportisti”, i deroga a quanto invece stabilito non previsto nel contratto d’area, al quale la nuova giunta di palazzo Farnese guidata dal sindaco Luigi Vicinanza sembra intenzionata ad esprimere un netto diniego. Nel frattempo però arriva la svolta con l’acquisto dell’ex Meb da parte dei Fratelli Aprea. Un’operazione che potrebbe essere valutata anche favorevolmente dagli ex operai rimasti senza lavoro e che ancora “picchettano” l’ingresso dell’ex fabbrica di realizzazione bulloni. Le capacità imprenditoriali della nuova proprietà, ben note grazie alle molteplici commesse estere acquisite nel campo della nautica da diporto, potrebbero rappresentare una svolta favorevole nell’ottica di un futuro lavorativo concreto e duraturo per i lavoratori rimasti senza lavoro dopo la chiusura della Meb che attendono ancora il loro ricollocamento.

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