
Castellammare, la riapertura del parco idropinico del Solaro tra i principali obiettivi del Comitato Terme di Stabia
Riceviamo e pubblichiamo.
“Restituire alla città il suo polmone verde sul monte Solaro, il parco in cui molte generazioni hanno passeggiato e trascorso ore liete, è stata la prima battaglia del comitato Terme di Stabia, circa due anni fa. Allora si ricorse a una raccolta di firme sia su cartaceo che on line, che in pochi giorni registrò l’adesione di duemila cittadini. Con quelle firme una delegazione del Comitato fu accolta dall’assessore regionale alle attività produttive dott. Marchiello per sottoporre alla sua attenzione lo scempio che di lì a qualche mese si sarebbe consumato: la vendita all’asta delle proprietà della Sin.T, vale a dire ciò che restava delle Nuove Terme e del parco idropinico della città di Castellammare di Stabia. La delegazione implorò che in qualche modo la Regione Campania intervenisse per impedire la vendita al migliore offerente, una vendita che avrebbe potuto aprire a trasformare tutta l’area, parco compreso, in suolo edificabile ad uso privato. Regione Campania acquistò, tenendo nella sua disponibilità l’edificio principale e restituendo al comune di Castellammare il parco. Intanto il comitato terme ha continuato a tener desta l’attenzione sulla sorte del parco e di Villa Ersilia, intercettando l’attenzione della facoltà di architettura dell’Università di Napoli ‘Federico II’ che ha elaborato una proposta di recupero graduale dell’area. La proposta è stata ben accolta dall’attuale amministrazione che sta lavorando alacremente al recupero del parco e alla sua riapertura. Il lavoro prosegue anche sul fronte della messa in sicurezza delle sorgenti e della loro fruibilità, un lavoro tanto più complesso quanto è stato grande il grado di incuria e abbandono in cui sono state lasciate. Occorrerà lavorare prima nella zona di via Brin e delle antiche Terme, sede delle sorgenti, per poi poter riportare le acque, con il sistema delle idrovore, in alto, fino al monte Solaro. Un lavoro tenace, appassionato e intelligente sta assicurando che questi beni vengano restituiti alla salute pubblica in modo permanente, attraverso una regia strategica sia relativamente ai tempi che alle risorse investite. La riapertura, seppure parziale, del parco del monte Solaro, che avverrà a breve, segna un momento di grande gioia per la città e per i duemila firmatari della petizione lanciata dal Comitato delle Terme. Un inizio e un ottimo auspicio per la felice risoluzione delle altre battaglie che il comitato ha intrapreso, legate tra loro da coerenza e visione prospettica”.
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