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Cosimo Cosenza, poeta a Trieste ma anche perito navale diplomato a Castellammare
Castellammare è una parte importante nella vita di Cosimo Cosenza che a Trieste ha ricevuto la medaglia bronzea della città da parte del sindaco Roberto DiPiazza. Lui che nato ad Augusta (Siracusa) nel 1935 si è diplomato perito navale nel 1954 all’Istituto Navaltecnico del Cantiere di Castellamare dove ha vissuto fino al 1967. In seguito poi per motivi legati proprio al lavoro presso il cantiere navale stabiese si è dovuto trasferire a Trieste dove attualmente risiede.
E’ il 19 febbraio 2025, e come riporta il sito web Trieste Caffè, nel prestigioso Salotto Azzurro del Municipio di Trieste, dove il Sindaco Roberto Dipiazza, alla presenza del Presidente del Consiglio comunale Francesco di Paola Panteca, del consigliere regionale Michele Lobianco e di numerosi famigliari, ha conferito la medaglia bronzea a Cosimo Cosenza, il celebre “Poeta dei due Golfi”. Cosenza, classe 1935, ha incantato i presenti leggendo la sua toccante poesia “Scusime triestin”, accompagnato al violino dal figlio Ernest. Con versi intrisi di nostalgia e amore per Trieste, ha ripercorso la sua vita, dal legame con la Sicilia e Napoli fino all’approdo nel capoluogo giuliano nel 1967: “Mi considero uno e trino, siculo campano e triestino. Sono arrivato al 90° minuto, spero nei tempi supplementari”, ha recitato tra sorrisi e applausi. Un riconoscimento alla cultura e alla passione Nel ricevere la medaglia, Cosenza ha voluto omaggiare il Sindaco con una rima: “Lei, signor Sindaco Dipiazza è un sindaco di razza”, strappando un sorriso al primo cittadino, che ha commentato: “Qualcuno ogni tanto mi chiede perché faccio ancora il Sindaco. Lo faccio per incontrare persone straordinarie come lei.” Un poeta tra due golfi e mille storie Nato ad Augusta (Siracusa) e diplomato come perito navale, Cosenza ha vissuto tra Napoli e Trieste, lasciando un segno indelebile nella cultura delle due città. Autore di poesie in dialetto partenopeo, triestino e in lingua italiana, ha pubblicato testi teatrali, saggi e romanzi, tra cui il giallo parapsicologico “Chi è il professore?”. Tra i suoi meriti anche importanti ricerche storiche sulla vita triestina e la recente donazione di oltre 600 buste personali al Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa, che gli ha dedicato la mostra “Lettere da una vita”. Nel 2023 ha ideato lo spettacolo poetico-musicale “Massimiliano d’Asburgo a Napoli”, esaltando il legame tra Trieste e la storia europea. La sua esperienza diretta con il batiscafo Trieste e gli incontri con gli scienziati Piccard e Don Walsh aggiungono un ulteriore tocco di prestigio al suo straordinario percorso.
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