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Castellammare: per la lista dei Democratici e Progressisti, “sul Puc serve confronto”

A fine anno l’Amministrazione di Castellammare guidata dal sindaco Vicinanza ha approvato il bilancio di previsione 2025, attraverso il quale sarà possibile rimettere in moto di nuovo la città. Che, lo ricordiamo per quelli di memoria corta, ritorna padrona del proprio destino dopo il commissariamento durato oltre due anni fatto scattare dal Ministero degli Interni a cause di presunte infiltrazioni camorristiche nelle istituzioni, addebitate al governo cittadino dell’ex sindaco Gaetano Cimmino.  Ora però la città, dopo le elezioni di giugno scorso deve ripartire con forza, anche attraverso l’utilizzo di quei strumenti che aspettano da troppo tempo di essere approvati. Tra questi il PUC (Piano Urbanistico Cittadino), strumento di fondamentale importanza per il futuro della città che, predisposto dalla giunta sciolta per infiltrazioni camorristiche, ha probabilmente bisogno di una revisione. A tale proposito, dopo il confronto dell’altro giorno nella sede del PD cittadino, al quale ha preso parte l’assessore regionale Bruno Discepolo, il gruppo di “Base Popolare Democratici e Progressisti”, lista civica che ha come riferimento politico l’ex sindaco Salvatore Vozza, interviene nel dibattito politico per puntualizzare la sua posizione a riguardo.  “Il 2025 é un anno importante per Castellammare – scrive in una nota diffusa in queste ore Base Popolare Democratici e Progressisti – L’iniziativa di Venerdì 24 gennaio, promossa dal Pd sul PUC a cui hanno partecipato il Sindaco e l’Assessore Regionale Bruno Discepolo, è stata un’occasione utile per avere un confronto su un provvedimento fondamentale al fine della programmazione dello sviluppo della città. Occorre al più presto, ci sembra questo il dato comune, emerso della discussione, chiarire, su quali contenuti e in che tempi, sbloccare la procedura avviata nel 2022. Stiamo rischiando che, alle scelte fatte dall’Amministrazione sciolta, agli errori della Commissione straordinaria, si aggiunga la nostra incertezza su come affrontare il tema. Con il nuovo anno, dopo i primi mesi necessari per organizzare il lavoro, comincia la fase più impegnativa per la nuova amministrazione, che mette alla prova la nostra capacità a rendere concreti i primi punti del programma. Le priorità, oltre a quelle indicate nel programma di mandato che il Sindaco ha presentato al Consiglio e alla città, sono definite anche dalla necessità di rispettare –pena la possibile perdita delle risorse – i tempi stabiliti per realizzare progetti finanziati tra questi: Savorito, Antiche Terme, Centro Antico. Ed è tanto più urgente organizzare e programmare dal momento che nella nostra bella e complessa città, così come avviene anche per altre realtà, spessissimo sono le emergenze che si manifestano ad imporre l’agenda delle cose da affrontare. In particolare quelle che portano il segno della violenza e dei disagi e che incidono sulla quotidianità, quelle legate al crescere delle aree di povertà e bisogno, alle condizioni in cui si vive in alcuni quartieri, al rischio idrogeologico e ai cambiamenti ambientali, alle richieste di avere scuole sicure, spazi per lo sport e per le attività culturali. Sappiamo già tuttiche le risposte le troveremo, almeno in parte, solo se riusciremo a combattere il peso che la camorra esercita in più settori, e a ridare una prospettiva stabile a punti di forza che ha Castellammare: il Termalismo e il nostro patrimonio sorgentizio, il Cantiere, i due Porti, le aree e gli immobili non utilizzati. Lo stesso turismo, su cui puntare sempre di più stabilmente, è un settore che ha sempre più bisogno di servizi, di nuove strutture per posti letto, di una città accogliente e che sappia valorizzare il suo patrimonio archeologico, ambientale e culturale. È una sfida è seria e non basteranno solo le parole per vincerla. Servono fatti, servono serietà e passione. Serve la necessità di un confronto chiaro che aiuti ad individuare le soluzioni più giuste e utili per la città e quindi apertura e capacità di ascolto e coinvolgimento. Su questi temi abbiamo insistito spesso, in queste settimane, anche in occasioni pubbliche, li abbiamo posti al Sindaco e alla maggioranza. Li riproponiamo ancora adesso in vista di appuntamenti elettorali che rischiano di condizionare le azioni da intraprendere durante l’arco dell’anno e di trasformare le città solo in tanti comitati elettorali. Ovviamente, e ne abbiamo consapevolezza, sono problemi che non possono essere addebitati al Sindaco e all’attuale Consiglio e pur tuttavia rischiano di scoppiare nelle nostre mani. A noi, dunque, tocca il dovere e la responsabilità di chiarire cosa ha determinato queste sofferenze e quali correzioni apportare. Non è mai utile, a nostro avviso, nascondere la polvere sotto il tappeto quando in gioco ci sono aspetti decisivi per l’avvenire della città. Sono considerazioni queste, come evidenziano, più delle parole, i documenti che alleghiamo, che proponiamo da tempo, da quando è iniziata la stessa gestione della Commissione Straordinaria. Abbiamo provato in questi due anni, non da soli, a dare un contributo e a seguire un percorso corretto. Lo facciamo a maggior ragione adesso, con il Sindaco che abbiamo sostenuto, perché, lo ribadiamo, pensiamo serva una chiara definizione di temi e priorità, una visione strategica. Non spetta a noi indicare l’agenda, ma continueremo, finché sarà possibile, ad insistere affinché la si definisca in tempi brevi e a contribuire con proposte e iniziative”

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