Il Napoli batte il Venezia e aggancia l’Atalanta al primo posto in classifica
Aggancio! L’obbiettivo di fine anno è stato raggiunto dal Napoli Grazie alla maestria di Antonio Conte il Napoli che aveva iniziato male il 2024 finendo quasi decimo l’anno scorso ha scalato la classifica come se stesse scalando il Faito. Piano piano mattone dopo mattone mastro Conte ha portato il Napoli nella posizione che le compete seppur in coabitazione con la sorprendente ma anche fortunata Dea. La squadra azzurra ci è riuscita battendo una rognosa squadra come il Venezia ma anche sconfiggendo la sfortuna sportiva che ha accompagnato il Napoli durante la sfida contro i lagunari. Disposto in campo con un 4 4 2 classico il Napoli ha poi cambiato modulo già all’inizio Lobotka che ha arretrato il raggio d’azione disponendosi tra i due centrali , Rrhamani e Juan Jesus con l’obbiettivo di fermare Oristano campano di Vallo della Lucani che giocando tra le linee metteva in difficoltà i difensori azzurri, A destra Di Lorenzo limita le sue avanzate nel primo tempo mentre a sinistra Oliveira non dà supporto tattico a Kvara costretto ad accentrarsi a cercar fortuna . A centrocampo, perdendo Lobotka la manovra del Napoli è poco fluida. Deve giocare sulle fasce per trovare la via del goal. Mc Tominay svolge il suo compitino da mediano ed Anguissa invece vaga in campo a cercar fortuna. In attacco il solo Neres dà fastidio al Venezia, Lukaku invece sembra pigro e poco incisivo. Nemmeno la possibilità di segnare il rigore lo scuote. Nel primo tempo tuttavia il Napoli ha diverse occasioni da goal. Prima Rrhamani, poi il rigore di Lukaku sbagliato, ancora Mc Tominay che sciupa un’occasione d’oro. L’occasione più ghiotta capita ad Anguissa, ma il suo piede poco educato lo tradisce e il pallone va fuori clamorosamente. Il Venezia riparte e grazie ad una parata alla Garellik di Meret il Napoli si salva. Nei secondi 45’ il Napoli innesta la quinta con il pilota automatico di nome Lobotka. Il gioco è più fluido e la manovra più intensa. La squadra azzurra cerca il goal della vittoria e soprattutto dell’aggancio alla vetta. Ma la dea bendata non l’aiuta. Lukaku nell’unica azione in cui si libera colpisce il palo. Ci si mette pure Stankovic che compie grosse parate. Conte decide d’inserire Raspadori al posto dell’impreciso Anguissa. Poi all’ennesimo tiro sbagliato di Kvara il mister azzurro s’infastidisce ed inserisce il convalescente Politano spostando a sinistra Neres. E’ la mossa vincente. Neres al 78’ stop un pallone in modo elegante , vale il prezzo del biglietto, piazza un pallone rasoterra sul quale s’avventa Raspadori che si lascia alle spalle un anno amaro. Veni, vidi e vinci e come un console romano il piccolo Jack cala la carta vincente e regala al Napoli tre punti d’oro e l’aggancio alla vetta della classifica.
La pagella
Meret 7
Di Lorenzo 6,5
Rrahmani 6
Juan Jesus 5
Olivera 6,0
Anguissa 6
Raspadori 7
Lobotka 6,5
McTominay 6
Neres 7,5
Lukaku 5,5
Kvaratskhelia 5,5
Politano 6
Antonio Conte 7
Il tabellino
Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Jesus, Olivera (43′ st Spinazzola); Anguissa (25′ st Raspadori), McTominay, Lobotka; Kvaratskhelia (30′ st Politano), Lukaku, Neres. A disposizione: Contini, Caprile, Gilmour, R. Marin, Simeone, Zerbin, Ngonge, Mazzocchi, Gioielli. Allenatore: Conte
Venezia (3-4-3): Stankovic; Sverko, Idzes, Altare; F. Carboni (15′ st Candela), Nicolussi Caviglia, Ellertsson (25′ st Andersen), Zampano (43′ st Bjarkason); Busio, Oristanio (43′ st El Haddad), Yeboah (25′ st Pohjanpalo). A disposizione: Joronen, Grandi, Haps, Gytkjaer, Crnigoj, Schingtienne, Chiesurin. Allenatore: Di Francesco
Arbitro: Cosso
Marcatori: 34′ st Raspadori (N)
Ammoniti: Altare, Stankovic, Idzes (V)
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