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Juve Stabia-Spezia: Salvatore Esposito, “Castellammare è casa mia, ma per 90 minuti saremo avversari. Sarà come giocare contro la propria famiglia”

Salvatore Esposito, stabiese doc, fratello di Pio e Francesco, anche loro calciatori professionisti, ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport” in vista della partita che giocherà domenica prossima a Castellammare con la maglia bianconera dello Spezia contro la Juve Stabia, squadra della sua città natale dove è cresciuto, ha parlato della gara.

“Non so se riuscirò a dormire la notte prima della Juve Stabia, è una gara troppo speciale. Tutto quello che sappiamo fare io e i miei fratelli lo abbiamo imparato giocando in strafa nel nostro quartiere. Classifica? Fa piacere stare in alto, ma il nostro obiettivo resta la salvezza. La B è complicata, si scende in un attimo. Stiamo dando continuità a un percorso cominciato un anno fa con D’Angelo con cui ci siamo salvati lo scorso campionato solo all’ultima giornata, siamo un gruppo unito”.

“Il nostro segreto è il rapporto col mister, ha compattato lo spogliatoio e abbiamo ribaltato ogni aspettativa. Solo un folle avrebbe creduto in noi a inizio anno. Sono molto felice del mio avvio, spero di continuare a mandare i miei compagni in porta e con mio fratello Pio è più semplice. L’assist per lui sta diventando un’abitudine”.

La mente fa un passo indietro ed affiorano i ricordi di quando andava in curva a tifare Juve Stabia. “Al Menti ci siamo stati in Curva a tifare, Castellammare è casa anche se per 90 minuti saremo avversari. Sarà come giocare contro la propria famiglia. Futuro? Vorrei restare qui a lungo, se proprio devo pensare a qualcosa di diverso mi vedo in Spagna. Coi miei fratelli condivido il sogno della Nazionale e quello di chiudere assieme la carriera alla Juve Stabia, non dimenticheremo mai da dove siamo partiti”.

Foto: Instagram Spezia

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