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Castellammare: i “vozziani” chiedono un cambio di passo alla giunta Vicinanza e convocano un’assemblea pubblica per il 28 ottobre

Non c’è pace per la giunta di centro sinistra alla guida di Castellammare con il sindaco Luigi Vicinanza eletto alle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno scorsi. Non c’è pace perché dopo gli “strattoni” dei dissidenti e le baruffe tra consiglieri comunale arriva un monito da parte di un pezzo della maggioranza di governo cittadino. Questa volte è la lista civica Base Popolare Democratici e Progressisti, di Salvatore Vozza a farsi sentire e ad esternare pubblicamente il proprio disappunto. Vozziani, che conclusa la fase di studio da parte della giunta tecnica, dalle pagine del blog “Lo Scaffale” chiedono un cambio di passo per rilanciare l’azione amministrativa e  per costituire un’assise cittadina entro la prossima primavera. E, di fatti, proprio in queste ore, attraverso il consigliere di riferimento Maurizio Apuzzo, i “vozziani” consegnano nella mani del sindaco Vicinanza un documento attraverso il quale rilanciare la discussione politica sul futuro della città, affermano di “non interessati al balletto di come cambiare la giunta, su chi dovrebbe entrare e chi uscire” convinti come sono che ciò trascinerebbe la città a rivivere un pessimo immeritato spettacolo . Per questo convocano una prima assemblea pubblica lunedì 28 ottobre al Circolo Velico. Ecco il documento integrale elaborato dalla lista Base Popolare Democratici e Progressisti, di Salvatore Vozza.

“Due anni fa, il 12 novembre 2022, un gruppo di donne e uomini avvertì l’esigenza di reagire al silenzio delle forze politiche, calato in città dopo lo scioglimento di febbraio dello stesso anno per infiltrazioni camorristiche del Consiglio Comunale, e di provare a stimolare la discussione sulle prospettive di ripresa per Castellammare. Lo facemmo promuovendo incontri pubblici e mettendo a disposizione sul sito: “scaffalestabia.com” documenti, proposte, considerazioni su temi nuovi e su nodi non risolti da anni. Il Comune, affidato per la prima volta a una Commissione straordinaria perché sciolto per infiltrazioni, richiedeva più impegno, più politica, più disponibilità a “darsi da fare” per la città, e a non rimanere spettatori inerti su scelte e decisioni assunte dai commissari che avrebbero pesato per un lungo periodo su Castellammare. Da tante parti questa consapevolezza a “fare di più” (associazioni, chiesa, sindacati, commercianti, singole competenze e varie personalità), si è manifestata su temi concreti: condizioni dei quartieri, sottopasso, tutela delle nostre sorgenti e delle strutture termali, difesa del cantiere e delle realtà in crisi come la Meb, sostegno valorizzazione del nostro patrimonio ambientale e culturale. E’ stato, pur in presenza di visioni diverse, un bel momento. Le forze politiche, tranne che in prossimità delle elezioni, non sono riuscite a lanciare una sfida credibile, con al centro le scelte da compiere e contenuti che parlassero del futuro della città, a raccogliere le novità emerse. A cento giorni e più dalla nuova fase politico amministrativa non basta più parlare di futuro senza una necessaria discussione sul PUC (PIANO URBANISTICO COMUNALE) che dovrebbe essere approvato dal Consiglio Comunale entro il 31 Dicembre, senza sapere se rispetteremo i tempi per l’utilizzo delle risorse assegnate con il Pnrr e il CIS e se abbiamo partecipato , in questi due anni, ad altri bandi ; senza sapere infine, che fine ha fatto il PRG del PORTO, riferimento indispensabile per Fincantieri , per il Porto Antico e per la nautica. C’è un tema che riguarda gli interventi nei quartieri dal CMI al Savorito al Centro Antico per cui occorre fare un punto chiaro rimettendoli al centro dell’azione politica e amministrativa ridando loro una nuova prospettiva anche alla luce dei progetti in atto. Pur ribadendo la fiducia al sindaco Luigi Vicinanza è necessario costruire “Passaggi di Partecipazione” che consentano di fare chiarezza su procedimenti importanti, su progetti in atto sulle scelte da compiere. L’insieme delle possibilità e del lavoro da fare, acquisterebbe una forza maggiore, verrebbe percepito meglio e di più dai cittadini, se diventasse chiaro il progetto di città che pensiamo di realizzare. La città, sciolta per infiltrazioni camorristiche, va difesa. Il tema del contrasto alle forze criminali va ripreso e rilanciato con vigore a partire dal quotidiano. La discussione se e quando cambiare la giunta, su chi dovrebbe entrare e chi uscire – dopo quanto è già avvenuto per l’elezione del Presidente del Consiglio Comunale – trascinerebbe la città a rivivere un pessimo spettacolo che non merita. Noi non siamo interessati. Proponiamo che si cambi passo e che si lavori a costruire per marzo un’assise per la CITTA’ che si definisca un percorso, in stretto rapporto con le commissioni consiliari, con gli altri livelli istituzionali, con l’Università, con il coinvolgimento delle forze sociali e delle energie che Castellammare ha. Su questi temi e per confrontarci su queste proposte ci vediamo in un’Assemblea pubblica lunedì 28 ottobre ore 18.30 Circolo Velico”

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