40esimo della scomparsa di Eduardo De Filippo, il Circolo Velico lo ricorda con una conferenza stampa
In occasione del quarantesimo anniversario dalla scomparsa del grande drammaturgo, attore e regista, Eduardo De Filippo domani 26 novembre, alle ore 18, presso il Circolo Velico Stabia in ricordo dell’artista si terrà una conferenza stampa. Relatrice dell’evento sarà la professoressa Giuseppina Scognamiglio, docente di Letteratura Teatrale Italiana della Federico II di Napoli, ed esperta in particolare del teatro napoletano. Interverrà l’attrice Lidia Ferrara, celebre per le sue innumerevoli interpretazioni nelle commedie di Eduardo. L’iniziativa rientra nella “X Edizione dello Stabia Teatro Festival – Premio Annibale Ruccello 2024” ed anche nei “Percorsi degli Anniversari” promossi dalle Associazioni “Certamen Plinianum” e “Achille Basile-Le Ali della Lettura ” con il patrocinio dell’Associazione Italiana di Cultura Classica. Durante l’evento sarà presentato il nuovo lavoro letterario della professoressa Giuseppina Scognamiglio dal titolo “Eduardo De Filippo tra legami di sangue e legami di arte”:
“A questa agile monografia, ho, quindi, affidato la ricostruzione delle vicissitudini biografiche e artistiche di Eduardo, in un intreccio costante tra vita e teatro, collocato all’interno di un preciso contesto storico-sociale di riferimento, sempre arricchito da un fervido ricorso a tutte le fonti documentarie e bibliografiche disponibili; un intreccio, colto nella sua molteplicità e nelle sue intense contraddizioni, che ci propone, nel contempo, una parabola di vita, dal vago sapore shakespeariano, incessantemente sospinta dall’urgenza di un’affermazione personale, coronata, poi, dallo sfavillìo di un successo, non solo di pubblico ma verificato anche da parte degli addetti ai lavori. Eduardo De Filippo, al di là di facili clichés
interpretativi, è stato uno dei protagonisti assoluti della nostra storia del teatro, con la propria esemplarità, sia atto-riale che autoriale; un indiscusso maestro, portatore non soltanto di un modello teatrale nuovo, ma anche di una tradizione mai stanca e capace di attivare un dialogo diretto e proficuo con il moderno.”
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