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25 aprile a Castellammare, a Forza Italia non va giù “Bella ciao”.

A Castellammare la festa della Liberazione non ha pace. Come ogni anno un fiume di polemiche ha inondato gli ambienti politici stabiesi per come è stata organizzata la festa del 25 aprile. Dopo le polemiche sollevate dall’ex sindaco Antonio Pannullo, anche Forza Italia interviene attaccando a testa bassa l’operato del sindaco Gigi Vicinanza. “Il partito di Forza Italia è indignato e manifesta il suo dissenso verso un tal modo di festeggiare la liberazione della nazione e della stessa Castellammare di Stabia allorquando è stata colpita da un lutto grave e difficilmente dimenticabile – scrivono in un documento i rappresentati locali del partito di Antonio Tajani – A distanza di appena sette giorni dalla proclamazione del lutto cittadino per la tragedia della funivia e nel giorno antecedente a quello indetto per i funerali cittadini del macchinista Parlato oltre che nei i giorni di lutto nazionale per la morte di Papa Francesco, allorquando il governo nazionale aveva anche invitato a festeggiare ‘con sobrietà’ il giorno della liberazione, ecco nuovamente apparire in scena il giorno del 25 aprile, come era già accaduto in occasione dell’inaugurazione balneare del litorale stabiese oggi nuovamente bandito perché tra i dieci più inquinati, il sindaco di Castellammare di Stabia Vicinanza che alla presenza delle associazioni studentesche cittadine ha intonato a squarciagola l’inno “bella ciao” con un animosità e manifestando un’allegria inopportuna che avrebbe avuto di certo senso e sarebbe stata apprezzata se ci si fossimo trovati a vivere in un altro periodo e non quello attuale ove la tristezza e le lacrime sono come fiume in piena in quanto derivanti da una tragedia che ha coinvolto tutti i cittadini e non solo i familiari delle vittime. Purtroppo Castellammare ha eletto un sindaco che si sta manifestando non all’altezza di rappresentare la sua città in quanto in questo momento dove tutti i cittadini ma, soprattutto le istituzioni sono obbligati a riflettere sui gravi fatti accaduti e i rappresentanti cittadini che siedono in consiglio comunale ad alzare la voce per spingere le superiori istituzioni a programmare la ripartenza della funivia in tempi stretti con un nuovo impianto tecnologicamente avanzato e corrispondente ai tempi onde consentire la rinascita di quella parte del turismo che in conseguenza della tragedia è scomparso con gravi danni all’economia, si esibisce come si fosse trovato in una rappresentazione canora. Di certo si sarebbe apprezzato lo spirito del dottore Vicinanza se l’ottantesimo anniversario della festa della repubblica sarebbe caduto non in un periodo di lutto come quello attuale. La libertà si può festeggiare in tanti modi ed anche con la sobrietà di cui parlava la premier Meloni ma evidentemente ciò che ha spinto il sindaco Vicinanza è la sua diversa sensibilità di interpretare il ruolo politico ed istituzionale che i cittadini gli hanno riconosciuto nelle urne lo scorso giugno”.

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